Tobia Perosi
Tobia Perosi è l’alter ego di una persona che da 35 anni indossa una divisa. Prima nei reparti speciali, quindi assegnato allo svolgimento di indagini di polizia giudiziaria. Ha scelto di utilizzare uno pseudonimo perché ritiene che i doveri e il ruolo di una persona in divisa non debbano essere confusi o mischiati con quello che può essere scritto su un libro. Appassionato lettore, condizione necessaria per aspirare a diventare uno scrittore, racconta storie inventate ma nello stesso tempo reali; perché chi le ha scritte ha immaginato solo la trama, mentre le azioni, le emozioni, le gioie delle vittorie e le delusioni dei fallimenti, le ha vissute davvero e in prima persona. Indagini che si sviluppano entrando nelle vite delle persone attraverso documenti e testimonianze, tanto da arrivare, a volte, a conoscerle meglio di quanto le conoscano le persone che vivono al loro fianco.
Solo nei romanzi, però, il colpevole viene sempre scoperto e un’indagine, comunque finisca, ti cambia. Niente ritorna come prima, soprattutto l’anima dell’investigatore.
La scrittura è parte del mio lavoro: relazioni, scritte per un numero limitato di lettori (normalmente le parti in causa in un processo) raccontano e descrivono gli eventi su cui si è indagato. La passione, l’impegno, sono però gli stessi che un autore mette nella scrittura di un libro. È bastato lasciarsi andare: aggiungere, agli sterili fatti (questa volta inventati), le emozioni, i sentimenti, ed un ulteriore pizzico di fantasia.
Spero amerete leggere i miei libri, quanto io ho amato scriverli.